Bergoglio è un anti-Papa, ma Continuo ad Andare alla Messa „Una cum“. Una Lettera.

6 Gennaio 2024 Pubblicato da 59 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, un lettore assiduo del nostro sito ci ha inviato questa lettera, che doverosamente offriamo alla vostra attenzione. Buona lettura e condivisione.

§§§

 

Oggetto: Bergoglio è un anti-papa, ma ecco perché continuo ad andare alla messa „Una cum“

Egregio Dott. Tosatti,

come si capirà già dal titolo, vorrei entrare nel merito della disputa che riguarda la liceità della messa „Una cum“.

Poiché muoverò una contestazione diretta alla teoria di don Minutella e del Dott. Cionci, vorrei premettere subito che ho una grande stima per entrambi e che questo mio intervento non vuole né danneggiarli, né delegittimare il lavoro che hanno svolto in questi anni, ma solamente chiarire il punto dell’oggetto della lettera.

Anzi, mi spingo oltre. Vorrei ringraziare pubblicamente don Minutella per le sue catechesi quotidiane, che da una parte hanno messo un’enorme numero di fedeli al corrente degli attacchi perpetrati contro la sana dottrina cattolica (ribadendone i principi fondamentali), e dall’altra hanno contribuito ad arricchire e a mantenere accesa la fiamma della loro fede.

Come un profeta d’altri tempi, egli ha posto la difesa della fede cattolica davanti a qualunque comodità, interesse e dignità personali. Ci tengo a riconoscerglielo e lo ringrazio anche per aver accolto don Ramon Guidetti, recentemente scomunicato.

Vorrei ringraziare anche il Dott. Cionci che ha svelato tanto abilmente il piano anti-usurpazione escogitato da papa Benedetto XVI, riuscendo a spiegarlo e a diffonderlo con una tenacia e una logica invidiabili.

Il Dott. Cionci ha dimostrato canonicamente e in modo oggettivo ciò che noi, „pecorelle“ del gregge di Cristo, sentivamo nei nostri cuori e nelle nostre coscienze da anni: che Bergoglio non era il papa.

Questa convinzione l’avevamo grazie ad un piccolo carisma che Nostro Signore ha donato a noi, Sue pecorelle, e che troviamo specificato nel Vangelo di Giovanni al capitolo 10, quando parla del buon pastore: «Le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei». (Gv 10,4).

Siamo, quindi, molto grati anche al Dott. Cionci e al suo eccezionale lavoro.

Premesso tutto questo, ma sostenuto dalla raccomandazione di San Paolo „Esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono“ (1Ts 5,21), e poiché anch’io amo la Verità e ne sono alla ricerca, sento il bisogno di confutare quello che ritengo un errore, e cioè la tesi secondo cui la messa in comunione con l’anti-papa Francesco non sia valida.

La suddetta tesi si fonda su due enunciati:

1) «Pecca chiunque ascolti la loro messa (degli eretici) o riceva da essi i sacramenti» (Somma teologica, III, 82, art. 9 n. 3).

2) «Ogni valida celebrazione dell’Eucaristia esprime questa universale comunione con Pietro e con l’intera Chiesa» (Ecclesia de Eucharistia art. 39).

1) Partirei dal primo punto, scrivendo però tutto per intero la citazione di S. Tommaso:

«Infatti gli eretici, gli scismatici e gli scomunicati vengono privati dell‘esercizio dei loro poteri da una sentenza della Chiesa, per cui pecca chiunque ascolti la loro messa o riceva da essi i sacramenti.»

– S. Tommaso ci precisa che il peccato viene commesso non perché si ricevono i sacramenti da ministri eretici, ma perché li si riceve da ministri che sono stati privati dell‘esercizio dei loro poteri da una sentenza della Chiesa.

– L’esistenza di una sentenza della Chiesa è una condizione così indispensabile per S. Tommaso che infatti, poche righe sotto, sempre nella sua Somma Teologica, ci dice che possono esserci ministri eretici non ancora colpiti dalla sentenza della Chiesa, pur essendo allo stesso tempo „sospesi per sentenza divina di fronte alla propria coscienza“.

– Riguardo questi ministri, eretici di fatto ma ancora non condannati dalla Chiesa, S. Tommaso ci dice che è possibile ricevere da loro la comunione e ascoltare la loro messa.

– Infatti ecco le parole esatte di S. Tommaso: «Perciò fino alla sentenza della Chiesa è lecito ricevere la comunione da essi e ascoltare la loro messa». (Somma teologica, III, 82, art. 9 n. 3).

Quindi il comando di S. Tommaso citato da don Minutella può solo riferirsi ad eretici che hanno sposato uno o più errori dottrinali ben circoscritti, identificati e ufficialmente condannati da una sentenza della Chiesa.

Obiezione: però Bergoglio occupa il soglio di Pietro, la più alta carica. Se è lui l’eretico, chi mai potrà avere l’autorità di condannarlo per eresia e scomunicarlo?

Anche fosse vero, come dice Mons. Viganò, che „la terribile impasse in cui ci troviamo rende impossibile qualsiasi umana soluzione“ (al fine di ripudiare Bergoglio), non è possibile però dichiarare invalide tutte le messe della Chiesa Cattolica celebrate in comunione con papa Francesco.

Prima di tutto non è giusto per un principio di pura realtà oggettiva, perché la maggior parte dei sacerdoti delle nostre parrocchie non è eretica e continua ad operare nella vera fede, ignorando bellamente le eresie di Bergoglio. Lo dimostra in questi giorni la reazione insorta di fronte a „Fiducia supplicans“ e alla benedizione delle coppie omosessuali.

In secondo luogo per il principio biblico secondo cui non si può condannare tutto un popolo o una comunità quando al suo interno ci sono dei giusti. Lo troviamo proprio nel libro della Genesi, cap. 18,20, al punto in cui Dio vuole distruggere Sodoma e Gomorra: «Non sia mai che tu faccia una cosa simile! Far morire il giusto con l’empio, in modo che il giusto sia trattato come l’empio! Non sia mai! Il giudice di tutta la terra non farà forse giustizia?» Il SIGNORE disse: «Se trovo nella città di Sodoma cinquanta giusti, perdonerò a tutto il luogo per amor di loro».

Ora, non si può condannare come eretici (ed impedire ai fedeli di partecipare alle loro messe) sacerdoti che eretici non sono per niente.

Infatti S. Agostino nel secondo libro di „Contro la lettera di Parmeniano“, ci dice: «Il male dei singoli non nuoce a quanti non lo fanno e non lo approvano.»

Parafrasando la citazione, potremmo ben concludere: «L’eresia di Bergoglio non nuoce a quei sacerdoti e fedeli che non la seguono e non l’approvano.»

2) Passiamo al secondo enunciato.

Anche questo lo riporterei per intero: «Ogni valida celebrazione dell’Eucaristia esprime questa universale comunione con Pietro e con l’intera Chiesa, oppure oggettivamente la richiama, come nel caso delle Chiese cristiane separate da Roma». (Ecclesia de Eucharistia art. 39).

– La „Ecclesia de Eucharistia“ non introduce la „comunione con il papa“ come nuova condizione per la validità della messa.

– Le condizioni di validità della messa rimangono essenzialmente queste:

• il pane dev’essere di frumento;

• il vino dev’essere d’uva;

• devono essere proferite le parole esatte di Nostro Signore: “Questo è il mio Corpo” e “Questo è il calice del mio Sangue”;

• il ministro deve aver ricevuto validamente l’Ordine sacro del presbiterato;

• dev’esserci l’intenzione di consacrare e cioè di celebrare la messa.

– L’enunciato va pertanto letto così: «Ogni valida celebrazione dell’Eucaristia (quindi celebrata da un valido sacerdote con l’intenzione di consacrare, che utilizza il pane di frumento, il vino d’uva, le parole esatte di Gesù Cristo), esprime questa universale comunione con Pietro e con l’intera Chiesa, (…)»

– Perché non è possibile in nessun modo interpretare la „comunione con Pietro“ come una condizione per la validità della messa?

– Per il semplice motivo che la Chiesa riconosce anche la validità della messa della Chiesa Ortodossa, che è separata da Roma e che non accetta il primato del papa su tutta la Chiesa.

Il riferimento è in quella seconda parte dell’enunciato: «(…) oppure oggettivamente la richiama, come nel caso delle Chiese cristiane separate da Roma».

Infatti la Chiesa Ortodossa mantiene la successione apostolica e riconosce a Pietro solo un primato di onore o nella carità.

– Diventa chiaro a tutti che quella citazione di „Ecclesia de Eucharistia“ non poteva contenere al suo interno un sì grande paradosso, e cioè che la messa cattolica è invalida se non è celebrata in comunione con il papa, ma allo stesso tempo è valida la messa ortodossa (che è sempre stata separata da Roma e non ha mai riconosciuto alcun papa).

Ora, mi permetto di aggiungere che, per i fedeli, rimarrebbe il dubbio di ricevere una qualche „contaminazione“ spirituale a celebrare la messa in comunione con una figura che, oltre ad essere anti-papa, è anche eretica, idolatra, apostata e in odore di massoneria. … E il cui nome, per giunta, corrisponde al n. 666 con il codice ASCII del computer.

Ma troviamo rassicurazione proprio in „Ecclesia de Eucharistia“, che ci dice che nella messa esiste prima di tutto una comunione invisibile (art. 35) con la Santissima Trinità, la Madonna, i santi, i martiri e tutta la Chiesa Trionfante. In comunione con noi ci sono pure le anime del Purgatorio.

Il papa (o anti-papa che sia) è parte della comunione visibile, insieme al vescovo e a noi fedeli. Tutti insieme siamo solo quella piccola goccia d’acqua che viene versata nel calice di vino accompagnata dalla formula: «L’acqua unita al vino sia segno della nostra unione con la vita divina di colui che ha voluto assumere la nostra natura umana.»

E se Gesù Cristo è tanto potente da distruggere l’anticristo con il semplice „soffio della sua bocca“, allora a maggior ragione il suo Sacrificio sulla croce, che ha redento il mondo intero, non sarà minimamente contagiato se insieme a noi, in quella goccia d’acqua, entra in comunione anche un anti-papa, chicchessia.

«Dalla virtù del Signore risuscitato la Chiesa trae la forza per vincere con pazienza e amore le afflizioni e le difficoltà, che le vengono sia dal di dentro che dal di fuori.» (Lumen Gentium art. 8)

D’altronde lo dimostrano i miracoli eucaristici che hanno continuato a verificarsi in giro per il mondo in questi anni di anti-papato.

Con il miracolo eucaristico Gesù continua a dirci: „Guardate che io sono qui, vivo. Non perdete la fede nella mia presenza nel Santissimo Sacramento dell’Eucarestia.“

Se la messa fosse invalida o Nostro Signore volesse che non partecipassimo più alla messa Una-cum, penso che, per prima cosa, abolirebbe i miracoli eucaristici.

Infine, cos’è Bergoglio, se non la corona di spine che viene posta sul capo del corpo mistico di Gesù Cristo, che è la Chiesa, di cui tutti noi facciamo parte?

Stiamo vivendo la Passione della Chiesa indicata dal Catechismo al n. 677: „La Chiesa non entrerà nella gloria del Regno che attraverso quest’ultima pasqua, nella quale seguirà il suo Signore nella sua morte e risurrezione.

Siamo al punto in cui qualcuno ha posto la corona di spine sul capo di Cristo, lo colpisce, ne provoca sofferenze e lacerazioni e gode nel vederlo sanguinare.

Altri, i buoni, patiscono, piangono e soffrono con Lui nel Corpo Mistico.

Oliver Eight

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59 commenti

  • Gaetano2 ha detto:

    “Bergoglio è un anti-Papa, ma Continuo ad Andare alla Messa „Una cum“”

    Logico, perfettamente logico!!!
    E, ovviamente, io sottoscrivo e concordo.
    Ecco, e io, con la stessa logica vorrei andare a messa “unacum” con il mago Otelma (è più intelligente e simpatico di Bergoglio, a mio parere).

  • Sergio Russo ha detto:

    In questi tempi tragici e perversi (ma allo stesso tempo eroici e meravigliosi), in cui la Santa Vergine ha seguito i suoi figli, con le diverse apparizioni nel mondo, mettendoci in guardia da mille e mille pericoli, non vi è un messaggio, ma nemmeno uno, in cui Lei abbia detto di non partecipare al santo Sacrificio dove viene pronunciato il nome di Bergoglio, antipapa e anticristico, anzi, viceversa, sono molteplici i messaggi in cui Lei ci esorta, appunto in questi tempi terribili, oggi più che mai, a nutrirci della Santa Eucaristia, dove e come possibile, insieme alla recita del Santo Rosario.

  • Lorenzo ha detto:

    Il “Collegio degli Apostoli” non ha perduto la propria essenza divina neppure quando Giuda ha tradito e venduto il Divin Maestro né quando il primo Papa Pietro lo ha rinnegato.
    La Divinità di Cristo ha sempre il sopravvento sulle nostre umane miserie: quindi non sarà la presenza di un pontefice eretico o di un antipapa a invalidare il Sommo Sacrificio istituito da Cristo, come non non lo sarà la presenza di un pastore indegno che lo celebra.
    Christus vincit semper!
    Complimenti a Oliver Eight!

  • Terminus ha detto:

    Le commentaire de FRANCESCO du 06 janvier 2024 à 16h24 devrait être suffisant pour clore toute discussion selon ce qu’il a écrit :

    ”Je voudrais ajouter que Benoît XVI lui-même, après avoir renoncé au minesterium et non au munus dont il est devenu le protagoniste, ne s’est pas soucié du fait que tous les fidèles de l’Église catholique participaient aux messes “una cum papa francis ” .
    Si la nomination de l’union avec l’antipape François avait été une question décisive pour la validité de la messe, alors Benoît XVI aurait planifié une tromperie pour nous tous.”

    Conclusion : …………….

    Bien sûr, il y a ceux qui connaissent bien Benoît XVI et qui sont pour lui, et il y a ceux qui sont contre lui parce qu’ils ne le connaissent pas du tout. Et ceux-là parlent donc de ce qu’ils ne connaissent pas.

    Merci Francesco !

  • E.A. ha detto:

    @Giampiero. Condivido pienamente…” A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più “.(Lc12,39-48). La coerenza, nella Fede, è una virtù primaria, essenziale, che permette ad ogni coscienza di assumere una condotta di vita esemplare, coerente e credibile nella propria Testimonianza di Fede. Quale coerenza, interiore ed esteriore, può mai emergere nel sapere costui un Antipapa apostata e Partecipare al Santo Sacrificio Eucaristico in Comunione con lui?!!! Chi ne ha coscienza è chiamato ad Unirsi al Sacrificio Divino attraverso le Vie che lo Spirito Santo non Mancherà di Indicargli e di Poterle perseguire, prima fra tutte la Comunione Spirituale.

    • Davide Scarano ha detto:

      Per E.A.
      Lei parla di coerenza. Certo è un valore, ma osservare (solo) una parte rischia di far perdere la comprensione del tutto. Mi permetta di ricordare che il mio Maestro affermava che per poter crescere come Uomini sarebbe stato utile imparare il Poker per saper gestire il rischio e gli scacchi per gestire la strategia. Ecco: io sono istintivo per natura e quindi sono uno scarso giocatore di poker per non parlare degli scacchi però ritengo che come insegna il Vangelo, prima di costruire una torre o andare in guerra è necessario verificare di possedere le risorse per tali imprese.
      Detto cio, mi permetta adesso di porle alcuni brevi quesiti:
      Ho conosciuto la Messa Vetus Ordo in una località del Nord Italia da cui poi mi sono trasferito. Avrei avuto piacere nel salutarlo nuovamente ma non è stato possibile. Poi mi è stato detto che questo Sacerdote non voleva celebrare “una cum”. Mi chiedo: Lui avrà salvato la coerenza ma non ha fatto, sia pur involontariamente, un danno alla piccola comunità che seguiva tale Messa? Ecco: ritengo che non sia sufficiente che un’azione possa essere considerata giusta di per se, è necessario anche confrontare i rischi ed i benefici per se e per gli altri.
      Lei parla di comunione spirituale. Osservo però che nel Vangelo sta scritto “fate questo in memoria di me”. Ciò fa ritenere la cosiddetta comunione spirituale un’eccezione. Del resto la “comunione spirituale” è stata adottata in tempi di pandemia, proprio dall’attuale papa. Non vede il rischio di un corto circuito nel criticare il papa comportandosi nel medesimo modo?
      Vi è poi il sacramento della Confessione. In questo caso il Vangelo è assolutamente chiaro circa la necessità di chiedere la remissione dei propri peccati e, che io sappia, non esiste la “confessione spirituale”.

      • E.A. ha detto:

        @Davide Scarano. Nell’ascoltare e seguire la propria coscienza, alla Luce della Parola del Signore e del Magistero infallibile della SUA Santa Chiesa, ognuno metterà a frutto, non i consigli o le direttive di natura prettamente umana, ma i Doni che la Grazia, copiosamente, Elargisce. Pace e bene.

  • Giampiero ha detto:

    Quello che pensiamo e di cui abbiamo preso coscienza non può essere lasciato alla mera soggettività. Anche il nostro comportamento e le nostre scelte devono rispecchiare le nostre convinzioni. Partecipare o meno a una messa unacum con Francesco non può non riflettere le nostre convinzioni ( tranne ovviamente in caso di dubbio, perché nel dubbio non si può agire) . Partecipare “a nostro modo” sarebbe una scelta già conflittuale in se stessa, e che non solo non si avverrebbe dell’elemento TESTIMONIANZA, ma darebbe la fallace immagine di una Chiesa non così affetta da emorragie di fedeli.
    Una situazione STRAORDINARIA richiede scelte straordinarie. Il Concilio poi non ci prospetta anche VIE STRAORDINARIE DI SALVEZZA ? E allora, considerando il momentaccio che stiamo vivendo a maggior ragione la ricerca di questi ausili straordinari diventa un obbligo. Teniamo presente che al di là delle celebrazioni non unacum papa Francesco, non sempre a portata di mano, lo capisco, ci sarebbero anche le messe celebrate nelle chiese ortodosse e, in mancanza di queste, la comunione spirituale , della quale santi e mistici si sono cibati e hanno testimoniato.
    Insomma, pensiamo veramente che la grazia di Dio si lasci imbrigliare dalle Sue stesse disposizioni? Lo Spirito non soffia dove vuole?

  • Amparo ha detto:

    Te igitur, clementissime Pater, per Iesum Christum, Filium tuum, Dominum nostrum, supplices rogamus ac petimus, uti accepta habeas et benedicas, haec dona haec munera, haec sancta sacrificia illibata, in primis quae tibi offerimus pro Ecclesia tua, sancta, Catholica quam pacificare, custodire, adunare et regere digneris toto orbe terrarum: UNA CUM FAMULO TUO PAPA NOSTRO (?) ET ANTISTITE NOSTRO (?) ET OMNIBUS ORTHODOXIS ATQUE CATHOLICAE ET APOSTOLICAE FIDEI CULTORIBUS.
    Como se ve, cómo puede celebrarse el augustísimo Sacrificio del Altar UNA CUM HAERETICIS ?

  • Franco ha detto:

    Posizione rispettabile a mio avviso, nonostante ritenga un antipapa anche io il cardinal Bergoglio, finchè la Chiesa non fa un proclama in proposito bisogna rispettare la Madre e le sue leggi.

  • Sergio Russo ha detto:

    Articolo che mi trova d’accordo al cento per cento. Bene ha fatto l’autore a citare i miracoli eucaristici che tuttora avvengono, e già questo basterebbe per smontare la tesi che non sono messe valide… Ma io vi aggiungo anche il fatto che non vi è nessun messaggio mariano e/o di mistici che dica di non partecipare a simili messe, ché anzi in tutti i messaggi viene raccomandato, oggi più che mai, di pregare il santo Rosario e, soprattutto, di nutrirsi della Santa Eucaristia!

  • Terminus ha detto:

    L’auteur de l’article que nous commentons est manifestement intellectuellement honnête, et produit des arguments crédibles qu’il n’est pas possible d’invalider.

    L’Eglise catholique d’aujourd’hui recense 1,3 milliard de baptisés.
    La grande majorité d’entre eux (certainement un milliard) :
    ▪︎ ne consulte aucun blog catholique de réinformation,
    ▪︎ ne sait pas et ne pense pas que bergoglio est un faux pape, imposteur et usurpateur du trône pontifical,
    ▪︎ ne se pose donc pas du tout de questions sur la validité d’une messe ”unacum” et sur la validité d’une messe ”non unacum”.
    ▪︎ ne sait même pas ce que ”unacum” veut dire, se préoccupe d’abord de croire en Jésus-Christ, au royaume des Cieux et en la vie éternelle avec Dieu Trinité.

    Peut-on établir que ces gens-là sont gravement dans l’erreur lorsqu’ils assistent à une messe ”unacum” célébrée par un brave prêtre presque autant qu’eux ignorant de la question ?

    Ce problème n’existe donc que pour le très petit nombre de baptisés qui a pu apprendre par les blogs catholiques de réinformation que Bergoglio est le faux prophète de l’apocalypse. Quels autres moyens pourraient-ils leur permettre de le savoir et de le croire ? Le journal du Vatican ? Les journaux du pays ? Les discours des évêques et des prêtres ?

    On compte 195 pays dans le monde : 54 en Afrique, 48 en Asie, 44 en Europe, 32 en Amérique latine et aux Antilles, 14 en Océanie et 3 en Amérique du Nord. En supposant qu’il pourrait y avoir une moyenne de trois blogs catholiques sérieux de réinformation par pays et qu’ils soient tous fréquentés par au moins 100.000 catholiques, cela ferait environ 60 millions de baptisés qui seraient bien instruits de la question. Et il n’y en a certainement pas beaucoup de plus, sinon Bergoglio ne serait déjà plus là.

    Il n’y a donc que ce petit nombre qui se pose la question de savoir :

    ▪︎ si c’est bien ou si c’est mal d’assister à une messe ”unacum” bergoglio,
    ▪︎ si c’est mieux de ne plus assister du tout aux messes de prêtres qui célèbrent ”unacum” bergoglio,
    ▪︎ si c’est mieux de n’assister qu’aux messes de prêtres qui célèbrent ”non unacum” bergoglio, prêtres qui sont évidemment très peu nombreux et très disséminés dans le monde entier.

    Il faudrait donc ne pas oublier de considérer le nombre presque insignifiant de prêtres qui célèbrent ”non unacum”. Même la Fraternité Sacerdotale Saint Pie X qui n’est pas très bergoglienne ne dispose que de 700 prêtres disséminés dans 72 pays. Il y a un peu plus de 400.000 prêtres catholiques dans le monde.
    Ceux qui ne tiennent pas compte de ces critères pour statuer sur la question ne sont pas crédibles. Et s’ils en tenaient compte, ils arriveraient vite a conclure qu’il n’est pas possible que les messes ”unacum” bergoglio soient invalides.

    On est pleinement justifié de s’opposer au faux prophète bergoglio mais on n’est pas justifié de délaisser la Sainte Eucharistie qui est encore célébrée par beaucoup de prêtres qui ne sont pas d’accord avec bergoglio.
    Les principaux responsables sont les cardinaux et les évêques qui ont le pouvoir et le devoir d’expulser bergoglio mais qui persistent à justifier la légitimité de son élection.

  • Federico ha detto:

    Non compaiono tutti i commenti

  • Maria Giulia Scacchi ha detto:

    Come pensavo.

  • Carmelo G. ha detto:

    NON SONO affatto D’ACCORDO.

    Se BERGOGLIO è anti-papa, allora LAVORA PER SATANA.
    Punto.

    “Il vostro parlare sia Sì Sì No No.
    Il di più viene dal MALIGNO.”

    . . . anche le argomentazioni di Oliver Eight

  • Tobia ha detto:

    Grazie per le precisazioni contenute in questo articolo. Aggiungerei che mi sembra dare troppo potere al nome di Bergoglio, se pensiamo che nominarlo DOPO LA CONSACRAZIONE cancelli la stessa. (Nel Vetus Ordo va nominato prima, altro problema…).
    Aggiungerei anche un’altra cosa, che forse a molti non sarà gradita. Io frequento la parrocchia, e molte cose non mi soddisfano. Ma il Parroco spesso dà segnali molto buoni, malgrado sia stato “allevato” a pane e modernismo. Accetta di fare giornate di adorazione su proposta dei fedeli, e durante la “pandemia” si è comportato da vero Sacerdote. (Non dico di più, non voglio ritrovarmelo in Alaska a far da pastore ai pinguini…) Non penso che stia celebrando il nulla…
    E la gente della parrocchia? No sono informati su molte vicende ecclesiali, ma magari vanno a Messa tutti i giorni. Li mandiamo tutti all’inferno? Pr sentirci noi invece “piccolo gregge fedele”?
    Guardando al Presepe, al modo di porsi di Nostro Signore e di Maria Santissima, penso francamente che il “piccolo gregge” sarà senza dubbio formato da persone UMILI, che non pensano e non pretendono di appartenervi!
    Tobia

  • Sara ha detto:

    Questa la risposta del card. Joseph Ratzinger in IL PRIMATO DEL SUCCESSORE DI PIETRO NELLA CHIESA al n. 11 ma sopratutto al n. 15

    11. L’UNITÀ della Chiesa, al servizio della quale si pone in modo singolare il MINISTERO del Successore di Pietro, raggiunge la più alta espressione nel SACRIFICIO EUCARISTICO, il quale è centro e radice della comunione ecclesiale; COMUNIONE CHE SI FONDA anche NECESSARIAMENTE SULL’UNITÀ DELL’EPISCOPATO.

    Perciò, « ogni celebrazione dell’Eucaristia è fatta in unione non solo con il proprio Vescovo ma anche con il Papa, con l’ordine episcopale, con tutto il clero e con l’intero popolo.
    OGNI VALIDA CELEBRAZIONE DELL’EUCARISTIA ESPRIME QUESTA UNIVERSALE COMUNIONE CON PIETRO e con l’intera Chiesa, oppure oggettivamente la richiama », 42 come nel caso delle Chiese che non sono in piena comunione con la Sede Apostolica.

    15. La piena comunione voluta dal Signore tra coloro che si confessano suoi discepoli RICHIEDE il RICONOSCIMENTO comune DI UN MINISTERO ECCLESIALE UNIVERSALE « nel quale tutti i Vescovi si riconoscano uniti in Cristo e tutti i fedeli trovino la conferma della propria FEDE».
    45 La Chiesa Cattolica professa che questo MINISTERO è il MINISTERO PRIMAZIALE del ROMANO PONTEFICE, successore di Pietro, e sostiene con umiltà e con fermezza « che LA COMUNIONE delle Chiese particolari con la Chiesa di Roma, e dei loro Vescovi CON IL VESCOVO DI ROMA , È UN REQUISITO ESSENZIALE — nel disegno di Dio — della comunione piena e visibile ».

    https://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_19981031_primato-successore-pietro_it.html#:~:text=L'unit%C3%A0%20della%20Chiesa%2C%20al,sull'unit%C3%A0%20dell'Episcopato.
    ——

    ERGO:

    Se per riconoscersi UNITI in CRISTO, è NECCESSARIO che tutti i vescovi, sacerdoti e fedeli confermino la propria FEDE nel riconoscimento comune del MINISTERO PRIMAZIALE DEL ROMANO PONTEFICE, celebrando l’Eucarustia in comunione con lui….

    Ne consegue che chi celebra INVALIDAMENTE e ILLECITAMENTE in comunione con l’antipapa JMB, conferma la propria FEDE e COMUNIONE COL SUO  MAGISTERO LUCIFERO-MASSONICO PRO-LGBT «nel quale  tutti i fedeli si ritrovano UNITI nella stessa DOTTRINA ANTICRISTICA ».

    Davvero grande questa INCOERENZA

    • Gaetano2 ha detto:

      È chiarissimo! Ma chi non vuole o non è in grado non capirà!

    • Pierluigi ha detto:

      Attenzione, perché la Fede si basa sulla Parola di Dio e sulla Tradizione. Il Magistero a cui il cardinal Ratzinger si riferisce è quello infallibile dato, tra gli altri, ex cathedra dai pontefici. Ad oggi non c’è stato alcun pronunciamento del genere da parte di Francesco, in grado di impegnare l’infallibilità pontificia né, essendo la persona in questione intelligente (anche se utilizza a mio avviso male questa sua qualità), è da attendersi da lui alcun provvedimento del genere. Non per nulla i modernisti si affannano sempre nell’affermare che loro agiscono sul piano pastorale, non su quello dottrinario. Quindi, a mio avviso allo stato attuale basta non seguire Francesco sul piano pastorale, denunciandone le aberrazioni e i pericoli per le anime, pregando per lui e per la sua e la nostra conversione. Secondo me, mettere la questione troppo sul piano personale è sbagliato poiché il problema non è tanto e solo nella persona che attualmente guida la Chiesa bensì nella subcultura modernista nel cui humus lui e -un po’ anche noi- siamo ahinoi cresciuti.

      • Sara ha detto:

        2Timoteo 4

        3 Verrà giorno, infatti, in cui NON SI SOPPORTERÀ
        PIÙ LA SANA DOTTRINA, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, 4 rifiutando di dare ascolto alla VERITÀ per volgersi alle FAVOLE.

        Pierluigi, ancora non ha capito che Bergoglio non è il Vicario di Cristo, ma un impostore invalidamente eletto dalla Sinagoga di Satana (massoneria ecclesiastica) col preciso mandato di distruggere Cristo e la Sua Chiesa?

        Ma i veri cristiani che professano la dottrina di Cristo, rimangono uniti all’unico e ultimo papa stabilito da Cristo che mai ha revocato il Munus Petrino, e che ancora manca del suo legittimo successore.

        Chi riconosce Bergoglio “papa” è scismatico = fuori della Chiesa.

        • Pierluigi ha detto:

          Sara, non possiamo essere noi, da semplici fedeli, a dichiarare che Francesco è un papa illegittimo o eretico. Nel futuro più o meno prossimo non mi stupirei se chi ha questa possibilità (ad esempio un concilio o un numero consistente di cardinali con l’aiuto di un nuovo pontefice con un comportamento degno) lo facesse, ma noi non possiamo farlo. Nel frattempo, però, possiamo giudicare se il comportamento di Francesco è in linea con ciò che Gesù ha stabilito come nucleo fondamentale del ministero petrino (confermare i fratelli nella fede e pascere le pecorelle affidategli da Gesù). E, su questo punto, chiunque non abbia pregiudizi positivi deve ammettere che, quantomeno, Francesco non è un buon pastore. E’ questo che per ora possiamo dire e testimoniare. Per far questo, nel frattempo, cogliamo l’occasione di approfondire la nostra fede per distinguere i pastori fedeli dagli infedeli, seguiamo i primi e non i secondi (tra cui non c’è solo Francesco ma anche coloro che -sbagliando terribilmente- affermano che l'”una cum” sia un elemento fondamentale per distinguere una Messa valida da una invalida) preghiamo, infine, per la perseveranza dei primi e la conversione dei secondi e la nostra.

    • Franz ha detto:

      Non risponde assolutamente all’obiezione della validita’ della messa degli ortodossi, ma va be’, contento uno contenti tutti.

  • Federico ha detto:

    Intervento impeccabile.

  • Enrico Nippo ha detto:

    https://youtu.be/4SCTHaSbOmM

    meditiamo, gente ,,, meditiamo …

  • Maria Giulia Scacchi ha detto:

    Nel caos che regna in questi ultimi tempi nella Chiesa ognuno di noi e’ solo davanti a Dio nella responsabilita’ delle sue scelte: mai come ora esse pesano sulle coscienze dei singoli. Se lei si e’ sentito spinto a cercare di motivare la validita’ dei Sacramenti con la sola presenza delle specie nonostante e al di la’ delle intenzioni, delle parole e delle opere, dei “Consacrati”, cioe’ al di la’ della figura stessa e della funzione, del motivo dell’esistenza, dell’essere Sacerdote, Dio giudichera’. Altro e’ la responsabilita’ che ci assumiamo nei confronti dei fratelli nella fede nel rendere pubblico il nostro pensiero e le nostre motivazioni, semmai in questo giocasse un ruolo il peccato di orgoglio mascherato da altro, che induce tifoserie, come si legge nei commenti, da parte di chi semplicemente vuole essere in un gruppo di “conforto” e non solo davanti al giudizio Dio.
    Per me non e’ cosi’. Io mi prendo la responsabilita’ davanti a Dio, che mi ha dato la grazia di “riconoscere” Bergoglio nel momento stesso in cui si affaccio’ al balcone dopo l’elezione, di non voler avere, MAI, niente a che fare con l’emissario di Satana, MAI, neanche di striscio. Sono stata confortata in questo da tutto cio’ che Costui e’ riuscito a vomitare dalla sua bocca nei confronti della Parola Rivelata, della Dottrina, della Santissima Vergine Maria e tanto altro in parole ed opere, e sono sicura che tanto altro verra’ alla luce – l’ultima e’ la sua presenza sull’isola maledetta di Epstein – per cui tanti, troppi, lo seguiranno dov’e’ la sua destinazione finale. Che non e’ Santa Maria Maggiore.

  • Antonio ha detto:

    Molto bene. Molto chiaro e preciso. Bravo!

  • Milli ha detto:

    Sono d’accordo con l’autore di questo articolo, la Santa Eucaristia appartiene a Cristo, non al papa di turno che ne è solo il custode, bene o male.
    Detto questo, mi domando perché continua a seguire le catechesi di un prete scomunicato, lui sì veramente fuori della Chiesa, il quale dovrà rispondere al Signore per tutte le persone che hanno lasciato la comunione a causa sua.

  • Enrico Nippo ha detto:

    Complimenti a Milly!

    Un’osservazione, la sua, che riporta con i piedi in terra chi pensa (illudendosi) che la condizione umana sia perfettibile citando a destra e a manca dottrine e diritti canonici.

    Nel ben e nel male il tempo del dottrinarismo e del canonicismo è trascorso, e costituisce un’occasione per guardarsi dentro onde vedere se la la ferrea dottrinarietà che si sventola all’esterno vi sia perfettamente realizzata.

    Poi c’è chi pensa che la salvezza della propria anima dipenda dal pastrocchio munus/ministerum e ci monta sopra un romanzo da 007 James Bond facendo di Rtazinger uno del Kgb che parla e agisce “in codice”.

    Un papa che parla e agisce “in codice”: un’assurdità talemente palese da non essere avvertita.

    • Milli ha detto:

      Cionci ha montato una teoria da 007, ma in fondo è un giornalista che deve vendere libri.
      Ora che Benedetto XVI non c’è più, cosa ce ne facciamo?

      • Anacleto ha detto:

        Infatti, Milli, noi non ce ne facciamo niente. Il romanzo di Cionci può affascinare i cultori della minutaglia canonica, i discettatori di codici e procedure, che in Italia abbondano. A chi piace il genere, inoltre, può offrire qualche simpatico spazio di intrattenimento. Infine serve a confermare nelle proprie posizioni chi è da sempre convinto che Bergoglio sia un antipapa. In altri termini il romanzo può essere di qualche conforto ai papolatri. Chi invece considera Bergoglio soltanto un papaccio da due soldi, non ha bisogno del romanzo cionciano per capire in quale conto si debbano tenere i documenti emanati da Francesco: è sufficiente valutarli nel merito, che è nullo…

    • Davide Scarano ha detto:

      Su questo sito abbiamo letto gli articoli di Piero Laporta circa il sequestro di Aldo Moro. Ricordo che tra i metodi di indagine usati dal Laporta vi è l’anagramma dei messaggi di Moro, conoscendo la passione del rapito per questa attività. Mi chiedo: Cosa è l’anagramma se non un messaggio in codice utilizzato da chi non può comunicare liberamente? Viviamo forse tempi normali? In sintesi non mi sento di escludere alcunchè. Ciascuno dovrà utilizzare la proprie capacità e la propria Fede per andare dove Dio Vorrà.

    • Milly ha detto:

      Gentile Nippo, non sono io la Milli, di cui lei pensa, ma un’altra Signora il cui nome cambia, rispetto al mio, nell’ultima lettera Milli. Il mio termina con una Y e cioè Milly ed è vero nome! Approfitto per salutare la mia “quasi” omonima!

  • Prov ha detto:

    Direi che queste sono le ragioni della speranza.

    Direi anche che non tutti possono avere la capacità di fondare la speranza “anche” su ragionamenti dottrinali e teologici ma che tutti hanno il dovere di cercare una speranza.

    In caso contrario si corre il triplice rishio di essere seriamente tentati di uscire dalla Chiesa (al di fuori della quale non c’è salvezza), di dubitare della reale presenza del Signore (e quindi della validità dei sacramenti) e di essere noi, alla fine, gli unici veri apostati eretici. Inoltre, e non è poco, di essere perennemente tormentati dall’inquietudine e dal dubbio.

    Tutto questo, comprese le ragioni dell’autore, verrebbe meno se la novità dottrinale si spingesse oltre. Ad esempio se si cambiassero le parole della consacrazione (mi pare che qualcuno ci stia pensando) o se atti ufficiali del magistero (che in tal caso sarebbe arduo e temerario ritenere tale) fossero espliciti nel negate le verità rivelate. E anche qui, mi pare, il rischio esiste.

    Fino ad allora conviene ed è richiesto che stiamo buoni nella nostra posizione dentro la Chiesa e continuiamo a pregare. Direi che in questo caso – solo in questo caso – vale la strategia della “vigile attesa”.

    Con ciò, però, non mi sento di confividere la posizione di coloro che fanno finta di nulla poiché resta valido anche l’altro ragionamento, quello della “rana bollita”.

    Grazie infine all’autore dell’articolo, il quale, margine, ci fornisce anche due solenni lezioni di metodo: citare il testo per intero per non fermarsi alle apparenze ed essere amorevolmente critici in tutte le direzioni.

  • La Signora di tutti i popoli ha detto:

    Così è (anche) se (non) vi pare!

    Superata a quanto pare la magna quaestio, visto che Bergoglio è riconosciuto oggettivamente “antipapa”, resta da stabilire sulla base degli insegnamenti della Chiesa Cattolica se siano o meno validi la Messa e ogni sacramento in comunione con lui.
    Bisogna dire basta! a chi mescola un po’ di verità ad un insieme di opinioni fondate su interpretazioni personali che contraddicono il Magistero intangibile ed insindacabile della Chiesa.
    Il sig. Eight si permette dunque di interpretare a suo piacimento ciò che è consacrato agli atti e che non è disponibile ai suoi ludi intellettivi. La opinione espressa da costui sottilmente autorizza chiunque a formulare un personale significato “autentico” per le infallibili disposizioni del Magistero.
    La Ecclesia de E. (2003) all’art 39 (°) invece indica senza condizioni o deroghe che la Messa è valida solo in comunione col Papa.
    L’aver ammesso che Bergoglio è un antipapa supera il problema sollevato dalle sue posizioni eretiche nel riguardi della Liturgia in comunione con lui, che non ha bisogno, per essere invalida, di un atto formale della Autorità, ma è gia “decretata” con la sua contraddizione al Magistero, che disconosce valida ogni Messa non in comunione col legittimo pontefice. Il sig. Eight, confondendo la Santa Chiesa con la burocrazia ecclesiastica, riconoscerebbe eretico solo chi fosse sanzionato con esplicito atto formale, disconoscendo che la scomunica, per alcune fattispecie, è prevista ” latae sententiae”, con buona pace di S.Tommaso che a quell’epoca ancora non poteva compulsare le recenti encicliche.
    Incidentalmente, vista l’evoluzione del piccolo resto minutelliano, dei sacerdoti e stretti collaboratori, mi permetterei di consigliare loro di ben guardarsi da simpatizzanti come questo signore, che, partendo da lodi sperticate nei loro confronti, alla fine li contraddice in questioni fondamentali.

    (°) “La comunione ecclesiale dell’assemblea eucaristica è comunione col proprio Vescovo e col Romano Pontefice. […] poiché « il Romano Pontefice, quale successore di Pietro, è il perpetuo e visibile principio e fondamento dell’unità sia dei Vescovi sia della moltitudine dei fedeli », la comunione con lui è un’esigenza intrinseca della celebrazione del Sacrificio eucaristico. Di qui la GRANDE VERITÀ […]: « Ogni celebrazione dell’Eucaristia è fatta in unione non solo con il proprio Vescovo ma anche con il Papa[…].
    Ogni valida celebrazione dell’Eucaristia esprime questa universale comunione con Pietro e con l’intera Chiesa […]».”
    Ci si chiede: chi dunque su questa terra è autorizzato a confutare “questa grande verità” ? Chi ha la Grazia, capirà!

  • Carlo ha detto:

    Su questo punto la posizione di Don Minutella è inconfutabile.

  • Gaetano2 ha detto:

    Già, e in questo modo possiamo accettare anche il Padre Nostro (a)variato, in fondo le altre frasi sono esatte. Bisogna tenere presente che una messa storpiata (perché non c’è bisogno di spiegare che sia necessario citare un papa non un impostore, spero), dicevo, una messa storpiata è una profanazione.

    Ma certo i cattolicucci dabbene hanno bisogno della messa, ne hanno talmente bisogno che va loro bene anche se è falsa …

  • Clara ha detto:

    Grazie, mi sento in totale risonanza con la posizione espressa in questo articolo.
    Non ho mai abbandonato l’eucarestia a causa di Bergoglio….anzi.

  • Donna ha detto:

    Condivido in pieno. grazie

  • Andrea Cionci ha detto:

    Decisamente avvilente vedere come la maggior parte degli utenti scelgano subito la via larga in base a un sofisma che non sta in piedi da nessuna parte. Se Bergoglio è antipapa, la chiesa scismatica bergogliana è una realtà nuova e sconosciuta: non sapete se è cristiana e certo non è in alcuna unione con la Chiesa e con Pietro, dato che a Pietro ha fatto le scarpe. Che non sia cristiana peraltro è evidente: eretica, apostatica e anticristica. Altro che chiesa cristiana. E non è neanche separata da Roma dato che ha usurpato la sede di Roma. Nessuno dei requisiti imposti dalla Ecclesia de eucharistia è rispettato, ergo, in che modo si potrebbe considerare valida, se non rispetta nessuna di queste condizioni citate? Questa Sindrome delle pastarelle domenicali è un ostacolo insormontabile. Tutto pur di non schiodare le terga e di non fare fatica. Poi se la Chiesa finisce, che fa? L’importante è non turbare la tranquilla routine domenicale. Qui la mia risposta, e voglio vedere se qualcuno riesce ad argomentare qualcosa di razionale in risposta, che non siano i soliti insulti . https://www.youtube.com/watch?v=0_o8KVYE_lE&ab_channel=AndreaCionci-CodiceRatzinger

    • Grace ha detto:

      Nessun insulto, anzi.
      Ma converrà che è una situazione surreale e di grande sofferenza.
      Certamente, forse con un immenso, faticoso sforzo popolare, che non è quello dei commenti, potremmo fare qualcosa.
      Ma avremmo contro tutta la stampa, etc.
      Ritengo che la resistenza debba partire da vescovi e cardinali.
      E di anonimi anti Bergoglio penso e spero ce ne siano.
      Sia lodato Gesù Cristo.

  • marzio ha detto:

    Concordo su Don Minutella e Cionci. Entrambi hanno detto quella che credo sia la verità, assumendosene coraggiosamente le responsabilità. In punta di diritto canonico o con motivazioni logiche e procedurali notevoli asseriscono quello che già col solo intuito molti fedeli capiscono: come fa a essere Papa chi sta facendo palesemente il male della Chiesa? Ma concordo anche sulla validità delle Messe celebrate normalmente, se chi accede ai Sacramenti lo fa al fine di rendere un tributo a Dio e non a mammona. Si deve tenere conto, infatti, che non tutti i fedeli (a partire dal sottoscritto) sono esperti di diritto canonico e sarebbe difficile imputargli la colpa di frequentare celebrazioni eretiche. Se si smettesse di frequentarle, tra l’altro, si perderebbe in poco tempo la memoria di una pratica che già così com’è è difficile da trasmettere alle generazioni più giovani. Don Minutella, spesso critica violentemente i critici di Bergoglio che non ne disconoscono la natura di Papa. Ma dovrebbe forse tenere conto di una esigenza pratica soprattutto da parte dei più alti in grado nella gerarchia cattolica: se questi prendessero posizioni radicali ed esplicite come le sue, anche sotto il profilo formale, verrebbero scomunicati e ridotti allo stato laicale. E questo produrrebbe due effetti, da un punto di vista tattico e da quello strategico. Da un punto di vista tattico, dal giorno dopo, i loro interventi in giacca e cravatta perderebbero di incisività e le uniche critiche rimarrebbero quelle di Minutella e associati, certamente importanti, ma destinate per forza di cose a raggiungere un uditorio minore. Da un punto di vista strategico, con la loro scomunica si faciliterebbe lo scisma che chiaramente stanno perseguendo, con l’effetto però che “dentro” la Chiesa ufficiale, quella che dialoga col mondo, che invia nunzi apostolici nelle varie nazioni, che viene ripresa da TG e giornali, rimarrebbero solo “loro”, assicurandogli una rendita di posizione notevole. Non sono queste motivazioni di carattere dottrinale o canonico, me ne rendo conto, ma credo siano comunque importanti.

  • Cristo Verità ha detto:

    Soltanto una domanda: la Messa celebrata dai sacerdoti del sodalizio sacerdotale mariano e’ valida? Se si, mi sono risparmiato una montagna di problemi a cominciare dall’ Eucaristia in mano, alla rugiada, al non abbandonarci nella tentazione ecc. Non e’ solo Bergoglio, e’ tutto il resto, e’ tutto il corpo del serpente che mi devo accollare. Perché, l’omelia a base di quanto è buono il nostro papa francesco dove la mettiamo? Allora mi dicono: vai in cerca di una Messa in vetus ordo, vedrai che ti trovi meglio. A quante centinaia di km? Piccola Nazareth e’ più vicina, in due ore ci arrivo e soprattutto, soprattutto, li la verità della fede, la Verità per intero, la Verità Crocifissa in quei santi sacerdoti scomunicati a causa di Essa, lì la trovo. Sapete che vi dico? Me ne infischio di Bergoglio: tenetevelo insieme a tutti i preti che sono d’accordo con lui. L’ ho detto un migliaio di volte: se non si ha chiaro Chi c’è nella Santissima Eucaristia e’ inutile discutere. Davanti all’ Altissimo ti viene l’infarto se non sei sicuro che ogni più piccolo dettaglio della liturgia sia perfettamente aderente alla Parola. E qua non è un dettaglio, e’ il Suo vicario. Non si scherza con l’ Eucaristia, non si fanno giri di parole, non ci sono riserve mentali, tutto e’ sotto lo sguardo di Dio, tutto dev’essere perfetto. Ed è solo il nostro dovere, né più né meno.

  • GINO ha detto:

    Lo dice alla sua coscienza, a Dio o a noi?

  • Marco Matteucci ha detto:

    “IL PROSSIMO PAPA SARÀ L’IMPOSTORE E LE FORZE MALIGNE STANNO DIETRO A QUESTO SCISMA.”
    La Santa Vergine Maria (Avola, 30 Maggio 2010)
    https://reginadelcielo.com/2019/12/01/le-incredibili-rivelazioni-della-madonna-del-pino/

  • Mimma ha detto:

    Bravissimo!!
    È proprio così.
    Pr questo continuo a frequentare la Santa Messa, moderna, dato che non si celebra in rito antico nella mia zona , con piena tranquillità d’animo.
    Basta ignorare le eresie e affidarsi al Signore.
    Grazie di cuore e Buon Anno!

  • Marco Matteucci ha detto:

    Non si può pretendere di difendere la verità della fede, se si prende dal sacro solo quello che ci fa comodo e si nasconde tutto il resto che pure ci è stato rivelato.
    Difatti: “Se anche un angelo vi annunciasse un Vangelo diverso da quello che vi è stato dato, sia anatèma”. (San Paolo, prima lettera ai Galati, 6-10)
    Ma a quanto pare ci sono dei mistici che, nonostante il collo storto, queste cose non le hanno lette, o non se le vogliono ricordare.

    “Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca.” (Ap.3: 15,17).
    La strada è una e una soltanto, quella stretta della Croce tracciata da Nostro Signore con il Suo Sangue.

    Dice Gesù: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua.”
    E, per quanti non avessero ancora capito, conclude: “Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio” (Lc. 9)

    Quindi tutte le altre scorciatoie addotte dall’orgoglio dell’uomo non sono gradite a Dio e pertanto non sono praticabili.

    )

    LA FEDE INFATTI VA DIFESA, NON RIMPIANTA!
    VIVA CRISTO RE!

  • Milly ha detto:

    Perfettamente d’accordo con l’autore di questo articolo.
    L’uomo per quanto santo e illuminato non potrà mai raggiungere le vette della Perfezione Divina. Dentro ognuno di noi persiste sempre quel “qualcosa” di incompiuto che ci rende fallibili, seppur di “mezzo centimetro “!

  • Francesco ha detto:

    Chapeau per questo intervento.
    Mi permetto di aggiungere che lo stesso Benedetto XVI, in seguito alla rinuncia al minesterium e non al munus di cui si è reso protagonista, non si è curato del fatto che tutti i fedeli della Chiesa Cattolica prendessero parte a messe “una cum papa francesco”.
    Fosse stato un nodo dirimente per la validità delpa messa quello della nomina dell’unione con l’antipapa francesco allora Benedetto XVI avrebbe teso un inganno a tutti noi.
    Invece io credo che sia importante riflettere su quello che sia il ruolo del papa nella Chiesa rispetto al mandato che gli ha conferito Cristo. Benedetto XVI stesso in alcuni suoi interventi spiega che il pontefice non è proprietario della Chiesa… Bensì dice la Chiesa è nelle mani di Gesù Cristo. Lui ne è il capo.
    Quindi la questione portata avanti da Cionci è meritoria di attenzione e deve essere presa in carico dalla Chiesa. Tuttavia continuare a sostenere che chi si accosta all’eucarestia Una Cum papa francesco sta sbagliando è un grave errore.. oltre ad essere del tutto in contraddizione con quanto fatto e voluto dallo stesso papa Benedetto XVI.
    Benedetto XVI con la rinuncia al minesterium ma non al munus ha voluto tracciare la strada attraverso cui la Chiesa rinasce… Ossia quella della dimensione contemplativa in cui egli ha vissuto il periodo post rinuncia.
    A tal proposito illuminante è stata l’omelia di Monsignor Gaeswein tenuta il 31 dicembre alla Cattedra di San Pietro, in occasione della commemorazione della morte di Benedetto XVI. Invito tutti ad ascoltarla, la potete trovare su YouTube.

    • Terminus ha detto:

      Bon commentaire utile et crédible, fruit de la foi, de la logique et de la raison
      Voici un autre article très intéressant qui confirment les propos de la présente publication.
      https://comovaradealmendro.es/2022/11/26/comulguemos-a-cristo-ahora-mas-que-nunca/
      Le Seigneur Jésus-Christ nous a dit : ”Et voici que je suis avec vous pour toujours jusqu’à la fin des temps. ” (Mt 16/20) La Sainte Eucharistie est certainement une façon extraordinaire qu’Il a voulue pour se tenir présent parmi nous, avec nous, sur la terre, et pour se donner à nous par amour pour nous.

      Si le fait que Bergoglio est l’Antéchrist devait invalider toutes les messes ”unacum” et qu’il n’y aurait donc plus que les messes ”non unacum” qui seraient valides, alors cette promesse du Seigneur serait bien caduque.

      La messe ”unacum” n’impose pas d’être en union de cœur, d’âme et d’esprit avec celui qui est l’Antéchrist destructeur de la Sainte Eglise du Christ, destructeur des âmes et des corps des baptisés. Ce n’est pas une condition requise pour la validité de la messe. C’est d’ailleurs impossible d’être en union avec un individu comme Bergoglio.

      On n’est donc pas justifié de délaissé les messes ”unacum” pour autant que les cinq conditions pour leur validité soient respectées.
      N’oublions pas que tout prêtre qui refuse,de célébrer ”unacum” risque d’être suspendu et même parfois excommunié. Bien sûr, ces mesures sont invalides mais ont quand même un impact. Tant que les cardinaux et les évêques ne veulent pas faire leur devoir pour se débarrasser de Bergoglio et Compagnie, les messes ”unacum” sont bien valides.

  • fra' Giovanni Maria ha detto:

    Un profondo Grazie a Oliver Eight. Un lavoro importante, impeccabile e straordinario nella sua evidenza. Di fatto, dico anch’io con l’ironia della fede che solo la Chiesa Cattolica è capace di produrre l’anticristo, e di fatto la santa messa lo sopporta bene, non può essere distrutto da lui.

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