Lettera aperta ai Principi, ai Capi di Stato e ai Governi in tutto il mondo

Pope-on-Chari
(Ecco il testo di una bozza di lettera che ognuno di noi, sostenendo Papa Benedetto XVI, può firmare e inviare a chiunque ritenga di poter ottenere il suo ritorno al potere, o il riconoscimento da parte di un governo civile. In epoche passate, i Laici cattolici sono stati fondamentali per spostare le alleanze con gli Antipapi da parte di intere nazioni e regni per tornare ad abbracciare il vero Papa. Questo è il nostro solenne dovere verso Gesù Cristo nell’ora presente. La salvezza stessa e l’esistenza stessa della Chiesa Cattolica dipende da tutti noi!)
Usando un saluto adeguato alla dignità della persona a cui scrivete:
Vi scrivo per supplicarvi, per amore di Gesù Cristo, di agire per porre fine all’attuale confusione presente a Roma, dove attualmente ci sono due uomini chiamati “Papa”; una situazione che è sorta per la violazione del diritto canonico ai sensi del canone 332.2. In particolare le dimissioni del Santo Padre Benedetto XVI non sono valide secondo il diritto canonico, in quanto egli non ha rinunciato alla carica di Papa, ma solo al ministero petrino, come scritto nell’atto di rinuncia.
Alla luce di questo errore, dobbiamo ricordare che l’adesione alla volontà di Gesù Cristo nella sua promessa a Pietro, ci lega senza indugio e direttamente ad ogni rispetto umano per i superiori e che nessuno, nemmeno un papa che rinuncia, può violare la legge papale che le riguarda. Per descrivere brevemente il motivo dell’invalidità canonica si legga questo articolo:
Allego a questa lettera anche il testo integrale dell’articolo, che appare online su spiegando in dettaglio le ragioni per cui le dimissioni del Santo Padre sono a tutti gli effetti non valide secondo il diritto canonico.
Sono membro della Veri Catholici, un’Associazione internazionale che lavora per la correzione di questo grave problema canonico, la cui conseguenza è stata tanto caos, eresia e acclarata apostasia nella Chiesa.
Se volete ulteriori spiegazioni, vi invito a leggere o, se lo desiderate, a richiedere un incontro con una delegazione della nostra Associazione contattandomi al mio indirizzo personale così che io possa provvedere a mettervi in contatto con la sede centrale per organizzarlo.
Come dichiara il canone 212, noi laici abbiamo il diritto di informare i nostri superiori dei problemi, specialmente quando questi sono gravi e pubblici. E non c’è niente di così grave e di dominio pubblico come questa problematica.
Per il vostro amore e il rispetto che riponete in Sua Santità Papa Benedetto XVI, vi esorto a rivolgervi a Vescovi, Cardinali e al clero tutto per discutere di questa grave questione, perché non è possibile trovare l’amore più grande rispettando qualcuno relativamente al suo errore, ma soltanto nella correzione dello stesso.

La tua fedeltà, ecc.

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