Certo, non possiamo pretendere di portare l’amore e la verità di Dio lontano, quando ci lasciamo alle spalle un cimitero di difficoltà. Dobbiamo imparare ad amare nostro Signore Gesù Cristo con tutte le nostre forze, seguendo gli insegnamenti dei Santi della Chiesa Cattolica… e poi gli altri come se stessi.

Vivendo in questa società pagana e immorale dobbiamo praticare le pietose devozioni e l’osservanza delle regole; l’astinenza e il digiuno; confessarci spesso e alimentarci quotidianamente con l’eucaristia; visitare spesso il Santissimo Sacramento e porre in lui tutta la nostra fiducia; conservare senza compromessi la grazia; tenere un’estrema delicatezza di coscienza; compiere con puntualità tutti i doveri del nostro stato; tutte le nostre preghiere devono essere accompagnate dal buon spirito e devozione; stare vicino alla Madonna e tutti i Santi e poi non dimenticare le buone opere e l'elemosina.

Solo allora, con la giusta predisposizione e dopo aver fortificato la nostra salvezza, potremmo cercare di salvare tutte le altre anime perse.

Mi dispiace ma trovo questa omelia dissacrante. Il Reverendo mette in contrapposizione l'Adorazione a Cristo con le opere di Misericordia corporali raccomandate da Cristo stesso e e quasi chi si preoccupa di osservare il 3° Comandamento anche sacrificando una lunga dormita la Domenica o passeggiate piacevoli o fatica a far entrare l'incontro con il Signore tra tante necessità casalinghe trascorre del tempo in preghiera dedicandolo a Dio indicando questo come abitudine...e dicendo che ha fatto meglio chi è andato a far bene al prossimo Costoro possono essere elogiati anche senza sottolineare che era meglio non andare alla S, Messa e fare i soccorsi.. si dovrebbe trovare il tempo per entrambe le cose e presentare a Dio il bene che si fa, altrimenti le sole opere di carità umana le compiono anche gli atei. Il Sacerdote deve dire di arricchire la vita di fede con la carità raccomandata da Cristo, non contrapporre questa alla preghiera. "Amerai Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente" e poi "Amerai il prossimo tuo come te stesso". Il Reverendo sembra aver dimenticato la prima parte.