Nicola Maddalena
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Anonimi della Croce: “Un giallo nella Sala Stampa Vaticana”

Credo si tratti di due documenti diversi: uno è il "comunicato congiunto della Federazione Luterana Mondiale e del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani"; l'altro è "Riconciliarsi per annunciare il Vangelo"-Dichiarazione comune della C.E.I. e della C.E.L.I. per il 500° anniversario dell'inizio della Riforma. Dunque nessun giallo. Per me si tratta di due documenti dal …Altro
Credo si tratti di due documenti diversi: uno è il "comunicato congiunto della Federazione Luterana Mondiale e del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani"; l'altro è "Riconciliarsi per annunciare il Vangelo"-Dichiarazione comune della C.E.I. e della C.E.L.I. per il 500° anniversario dell'inizio della Riforma. Dunque nessun giallo. Per me si tratta di due documenti dal contenuto molto grave che sembrano preludere ad un vero e proprio stravolgimento della Santa Messa. Ne approfitto per dire che, a mio giudizio, l'anonimato non giova alla causa.
Nicola Maddalena

Il cardinale Marx fa appello per una "riunificazione" con i protestanti

L'ha detto ad un giornale di fake news? 😈
Nicola Maddalena

Vescovo: «Chiedo scusa per quell’Ave Maria in Università»

La risposta del Vescovo è ironica e nel contempo profonda perché scava nella paura dei non credenti. Mi permetto di sottolineare l'importanza di leggere bene prima di esprimere giudizi. La riporto a seguire:
"La storia dei 25 secondi di interruzione di una lezione, per dire un’Ave Maria per la pace, con la reazione che ha scatenato ci interroga profondamente come credenti.
Gli stessi 25 secondi …
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La risposta del Vescovo è ironica e nel contempo profonda perché scava nella paura dei non credenti. Mi permetto di sottolineare l'importanza di leggere bene prima di esprimere giudizi. La riporto a seguire:
"La storia dei 25 secondi di interruzione di una lezione, per dire un’Ave Maria per la pace, con la reazione che ha scatenato ci interroga profondamente come credenti.
Gli stessi 25 secondi usati per dire una battuta, cosa che molti docenti fanno spesso, non avrebbero creato problemi.
Chiediamo scusa come credenti per aver destabilizzato la serenità di un’Università, ma il problema è la nostra poca fede. Chi dice almeno 50 Avemarie al giorno, cioè un rosario, tanti, molto più di quelli che vanno a Messa la domenica, non capisce tutta questa agitazione.
È che a dirne tante di Avemarie si comincia a pensare che valgano poco, che di fatto siano innocue. Che non creino problemi. Grazie perciò di cuore a chi ha protestato, a chi ci ha ricordato che la preghiera è una forza, una potenza che può mettere paura a qualcuno.
Grazie a chi crede più di noi credenti che quelle poche parole smuovano i monti e i cuori tanto da sconvolgere la loro vita. Grazie a chi ci ricorda che dire Ave Maria è salutare una donna morta 2000 anni fa credendo che è viva, in grado di pregare per noi e di operare per rendere la nostra vita più buona e vicina a Dio, tanto da aiutarci ad affrontare serenamente la morte.
Grazie fratelli non credenti e anticlericali perché ci avete ricordato quali tesori possediamo senza apprezzarne adeguatamente il valore e l’importanza".
Nicola Maddalena

Il Cardinale Meisner è Morto

Per quanto riguarda la pillola del giorno dopo Meisner fu chiaro: in “www.domradio.de” del 31 gennaio 2013 (traduzione: www.finesettimana.org/pmwiki/)
Il cardinale e arcivescovo di Colonia Joachim Meisner ha deciso che in futuro la “pillola del
giorno dopo” è permessa, se questo medicinale non ha l'effetto di far abortire, ma solo di impedire una fecondazione conseguente a violenza. Domradio.de …
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Per quanto riguarda la pillola del giorno dopo Meisner fu chiaro: in “www.domradio.de” del 31 gennaio 2013 (traduzione: www.finesettimana.org/pmwiki/)

Il cardinale e arcivescovo di Colonia Joachim Meisner ha deciso che in futuro la “pillola del

giorno dopo” è permessa, se questo medicinale non ha l'effetto di far abortire, ma solo di impedire una fecondazione conseguente a violenza. Domradio.de documenta testualmente questa presa di posizione.


“Alla luce degli eventi recenti, ho discusso con esperti sulla questione della prescrizione della cosiddetta “pillola del giorno dopo”. Si è quindi evidenziato che questa definizione comprende diversi preparati con differenti principi attivi, i cui effetti diretti e collaterali vengono man mano sempre più chiariti nella discussione scientifica. Da ciò si possono trarre conseguenze etiche.

Se dopo una violenza viene impiegato un preparato il cui principio attivo è l'impedimento di un concepimento, con l'intenzione di impedire la fecondazione, questo è a mio avviso giustificabile. Se un preparato, il cui principio attivo è l'impedimento all'annidamento, viene usato con l'intenzione di impedire l'annidamento dell'ovulo già fecondato, questo continua a non essere giustificabile, perché in tal modo all'ovulo fecondato, cui spetta la protezione dovuta alla dignità di essere umano, viene attivamente tolto il fondamento vitale. Il fatto che capiti anche in maniera naturale che ovuli fecondati anche senza intervento umano non si annidino, non giustifica l'imitazione da parte dell'uomo di questo processo naturale. Perché la fine di una vita umana per via naturale viene chiamata evento naturale. Mentre la sua imitazione intenzionale si chiama uccisione.

I medici in istituti cattolici sono invitati ad andare incontro senza riserve al bisogno di donne violentate e ad attenersi, nel loro comportamento medico, ai principi sopra indicati, tenendo conto del nuovo stato della scienza medica. Oltre a ciò non c'è nulla da obiettare che essi in questo caso informino anche su metodi, che secondo la concezione cattolica, non sono giustificabili, e sulla loro accessibilità, se essi in questo, senza esercitare nessuna pressione, spiegano in maniera adeguata e argomentata anche la posizione cattolica. In ogni caso negli istituti cattolici l'aiuto a donne violentate deve andare naturalmente ben al di là della discussione su tali questioni.

Colonia, 31 gennaio 2013

Cardinale Joachim Meisner, Arcivescovo di Colonia”